Nei casi migliori, castagne, antichi cereali, spezie ed erbe aromatiche. Quando si esagera, banane, avocado, bacon, sciroppo d’acero e alghe di mare! Spesso legati al territorio, mossi da grandi passioni e dalla volontà di stupire e distinguersi, i birrifici artigianali reinterpretano il prodotto birra con un approccio innovativo, che al netto degli eccessi creativi offre varianti di grande qualità, apprezzate da un pubblico sempre più esigente.
Di fatto il produttore di birra artigianale non può competere in termini distributivi con le cosiddette birre “industriali”, per un limite oggettivo di volumi di produzione e per la tipologia stessa del prodotto, caratterizzato da una minore longevità di conservazione. Le birre artigianali giocano dunque la loro partita sulla ricerca, sull’alta qualità delle materie prime e sulla sperimentazione di nuovi gusti. Quantitativi limitati, piccole produzioni, distribuzione negli stessi birrifici o in pub, ristoranti e beershop del proprio territorio.
Ma quando parliamo di “birra artigianale”, di cosa parliamo esattamente? Secondo Unionbirrai di una “birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione.” Inoltre “si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrifici […] e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi.”
La birra artigianale risulta meno durevole, deve essere tenuta a basse temperature e va consumata in poco tempo, perché non contiene conservanti. Si presenta invece più ricca di aromi, conserva profumi originali e variazioni di gusto, poiché non subisce il processo di pastorizzazione, che rimuove eventuali microrganismi ma anche gran parte delle sostanze aromatiche della birra. La scelta “industriale” mira inoltre a ottenere un prodotto dal sapore uniforme, mentre la birra artigianale è spesso indirizzata a un pubblico più ristretto, di intenditori, disposti ad accogliere le note più marcate, che rappresentano la “firma” di gusto e spesso la personalità del Mastro Birraio che la produce. Per cui, se vuoi bere “originale”, bevi artigianale!