Il blog della birra

Porter e Stout: le scure più famose

Proseguiamo il nostro percorso di conoscenza delle birre scure. Tra le scure più famose nell’universo brassicolo troviamo certamente le Porter e le Stout. Presentano alcune caratteristiche in comune, sono entrambe maltate e vellutate e hanno chiare origini anglosassoni. Eppure, nonostante le affinità, sono stili diversi che presentano differenze, magari impercettibili per i neofiti ma sostanziali per i puristi della birra.

Birra Porter: storia, caratteristiche e varietà

La birra Porter comparve ufficialmente nel XVIII secolo e divenne la compagna preferita dei porters, gli scaricatori di porto londinesi dai quali prese anche il nome. Questa tipologia di birra era pensata per essere consegnata e bevuta subito, perché già invecchiate dai produttori, mentre le altre birre venivano consegnate giovani e necessitavano di molto tempo per invecchiare, con grande risparmio da parte dei gestori dei locali in cui si beveva.

La Porter offre sapori ed aromi molto complessi che tendono alle noci, al cioccolato e all’affumicato, oltre che una varietà di sentori come caffè, frutta e spezie. Il retrogusto è piuttosto asciutto, con un corpo medio ed una carbonatazione moderata.

Tra le diverse varietà la più famosa è la London Porter, caratterizzata da un sapore dolce, poco secco e una leggera affumicatura. L’American Porter ha un sentore luppolato leggermente più amaro. Altra varietà molto apprezzata è la Baltic Porter, nota anche come Imperial Porter, che ha origine nei paesi baltici. È una birra complessa, robusta e con un grado alcolico significativo. Si caratterizza per note più dolci e sentori di cioccolato dolce e prugna.

Vuoi saperne di più sulle birre scure? Leggi l’articolo LE BIRRE SCURE: COSA SONO E GLI STILI PRINCIPALI

Birra Stout: storia, caratteristiche e varietà

Non esiste una datazione storica per le Stout, ma una cosa è certa: sono nate dopo le Porter. Quando fecero la loro comparsa in commercio venivano infatti chiamate «porter-stout» oppure «brown-stout porter». L’appellativo stout, che fondamentalmente significava «più grande» o «più forte», fu aggiunto per caratterizzare una particolare tipologia di Porter.
Le cosiddette «porter-stout» quindi erano in tutto e per tutto delle Porter, ma in versione più forte. Venivano chiamate anche «porter extra» o «double porter», ma per convenzione e per popolarità fu adottato il termine «porter-stout» per definire le Porter più forti. Successivamente è decaduto anche il nome di Porter, così la birra ha mantenuto esclusivamente l’appellativo di Stout.
La storia della birra Stout si intreccia con quella della Guinness, la birra irlandese più famosa. Nel 1778 infatti la Guinness fu commercializzata non come Stout, ma come Porter. Negli anni Quaranta la Guinness perse l’appellativo di Porter e divenne ufficialmente una Stout.

Le birre Stout si presentano delicate al palato, con una carbonatazione moderata ed un corpo medio. Bevendole si avvertono note di caffè e cioccolato con vaghi sentori di cacao e cereale torrefatto. Altre caratteristiche tipiche di queste birre sono la cremosità ed il sapore fruttato/luppolato.

Tra le varietà più famose ci sono: le Dry Stout (dal sapore asciutto e con note di caffè torrefatto), le Russian Imperial Stout (pensate per conservare la loro freschezza anche in occasione di lunghi viaggi), le Oatmeal Stout (realizzate con farina d’avena), le Milk Stout (brassate con lattosio e con un basso contenuto alcolico) e le Export Stout (amare e con un’alta gradazione alcolica).

Ti interessano le birre scure tedesche? Leggi l’articolo SCHWARZBIER: LA BIRRA SCURA TEDESCA

0/5 (0 Reviews)