La bella stagione finalmente è arrivata e non c’è niente di meglio che dissetarsi con una fresca birra di frumento, che rientra nella famiglia delle birre prodotte tramite un processo di fermentazione del grano misto al malto d’orzo. Il frumento, infatti, è in grado di donare alla birra una leggera acidità con un alto potere dissetante e conferisce un sapore molto gradevole e particolare.
Grazie a queste caratteristiche, il frumento è sempre più apprezzato per la produzione di birre. Le sue proprietà però possono variare significativamente da un paese all’altro, ed i principali produttori di questa birra sono la Germania, il Belgio e gli USA.
Cosa si intende per birra di frumento?
Prima di conoscere le peculiari caratteristiche delle diverse tipologie di bevande, è utile capire cos’è la birra di frumento. Si tratta di una birra ad alta fermentazione, quindi rientra nella famiglia delle birre Ale.
La birra di frumento si caratterizza per una leggera cremosità ed un sapore dolciastro dalle note acide. È una bevanda fresca e dissetante e il frumento utilizzato può essere maltato o non maltato. Le birre di frumento prodotte in Germania, Belgio ed USA seguono modalità di produzione diverse tra di loro che conferiscono caratteristiche e proprietà organolettiche differenti.
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Weisse o Weizen: birre di frumento tedesche
In Germania le birre di frumento sono chiamate Weizenbier, che significa appunto «birra di frumento», mentre in Baviera è preferito il nome Weissbier, derivante dalla stessa radice ma con significato diverso, ossia «birra bianca», sottolineando il colore chiaro. In queste birre il grano è sempre maltato, così come la frazione di orzo. Esistono diverse varianti di birre Weiss, tra le più diffuse:
- Hefeweizen, ovvero una bionda dal colore torbido nella quale il lievito in sospensione non viene filtrato
- Weizenstarkbier, la più alcolica
- Kristallweizen, filtrata e per questo più limpida
- Dunkelweizen, è la versione come birra scura
- Weizenbock, variante fermentata con la tecnica bock.
La più diffusa è sicuramente la Hefeweizen, esportata in varie parti del mondo, ma con varianti che presentano anche differenze sostanziali rispetto alla versione originaria. Negli Stati Uniti, ad esempio, la birra Weizen è prodotta con meno grano e più orzo. Inoltre viene generalmente servita con una fetta di limone o d’arancia, una consuetudine che farebbe balzare dalla sedia i bevitori “puristi” di birra!
La birra Weiss ha anche un’altra caratteristica: non viene servita nel classico boccale di birra, ma in un boccale molto alto con un’apertura larga e fianchi molto stretti che poi si allargano nuovamente alla base, detto Weizenbecher.
Rimanendo in Germania, da ricordare anche la Berlinweisse, la «bianca di Berlino», una birra piuttosto leggera con un gusto vagamente acido talvolta insaporita con estratti di limone o lampone.
Blanche: la birra di frumento belga
In Belgio invece le birre di frumento sono Blanche, «bianche», appellativo derivante non tanto dal colore che anzi è piuttosto opaco, quanto dalla densa schiuma che si forma dopo la fermentazione. Questa birra si produce con frumento non maltato e segue l’antica tradizione medievale che prevedeva l’utilizzo di una mistura di erbe e spezie in sostituzione del luppolo. Rispetto alla cugina tedesca, la birra di frumento belga ha un sapore più rinfrescante, fruttato ed acidulo dovuto all’aggiunta di coriandolo e arancia. Inoltre subisce un secondo processo di fermentazione all’interno della bottiglia.
Infine, la birra di frumento targata USA
Eccoci infine alla birra di frumento americana, che presenta molte varianti rispetto all’originale. Si possono individuare due tipologie di bevande: la Wheat Beer e la White IPA. La prima prevede un maggiore quantitativo di luppolo e l’utilizzo di lieviti neutri; la seconda si basa si un’aromatizzazione di molte spezie, tra cui coriandolo e bucce d’arancia amara sulla falsa riga della produzione delle birre di frumento belghe.