Il mondo della birra è straordinariamente ampio e variegato, tanto che anche i più fini intenditori di questa deliziosa bevanda non ne conoscono tutte le tipologie. Esistono birre chiare, scure, ambrate, amare, speziate e addirittura… al sale. È il caso della Gose, una birra salata di origini tedesche che dopo essere caduta nel dimenticatoio, è ritornata prepotentemente in auge.
La birra Gose sorprende il palato poiché riesce ad essere speziata, acida e salata nello stesso istante. È un’esplosione di sapore in bocca e proprio per questo motivo accompagna con efficacia diversi piatti, dalla carne al pesce. Prima di conoscere le caratteristiche di questa atipica bevanda è però interessante approfondire la storia, ricca di aneddoti e retroscena.
La storia della birra al sale Gose
La Gose risale ad oltre 1000 anni fa ed è conosciuta come la birra di Lipsia. In realtà il suo nome deriva dal fiume Gose che attraversa Goslar, una cittadina della Sassonia ad ovest di Lipsia. Dalla fine del I secolo d.C. Goslar era un importante centro minerario, famoso per le cave di sale. I minerali ed i sali lavorati si riversavano nelle acque del fiume Gose, dove i birrai reperivano l’acqua necessaria per la produzione di birra. Nel tardo Medioevo le miniere entrarono però in un periodo di crisi, quindi i minatori traslocarono a Lipsia insieme alla Gose.
La produzione della birra continuò e nel 1824 aprì la Rittergut Döllnitz, la più importante casa produttrice di Gose, dove questa gustosissima birra salata venne prodotta per oltre un secolo. Le due guerre mondiali misero in ginocchio la Germania e quindi il frumento, ingrediente principale della Gose, fu utilizzato esclusivamente per fini alimentari per far fronte alla crisi economica del paese. Inoltre i bombardamenti avevano distrutto diversi birrifici. Fu un certo Friedrich Wurzel, ex dipendente della Rittergut Döllnitz, a riuscire a portare avanti la produzione fino al 1966.
Sembrò essere calato il sipario sulla Gose, quando un imprenditore decise di riportare questa atipica birra salata ai suoi antichi splendori. Il suo nome era Lothar Goldhan che, dopo aver recuperato l’antica ricetta da un ex dipendente di Wurzel, con l’aiuto di un piccolo birrificio di Berlino Est riavviò la produzione della birra. Solo nel 1999 il birraio bavarese Andreas Scheider decise di riportare la produzione a Lipsia ed aprire una Gosenschenke all’interno di una vecchia stazione ferroviaria.
Come si produce la birra Gose
La produzione è molto particolare e richiede una gran quantità di malto di frumento. Il lievito utilizzato è caratterizzato da una bassa formazione di esteri ed una notevole acidità derivante dai batteri lattici, inoltre contiene sale e coriandolo che contribuiscono a dare quel sapore così brioso e vivace. La gradazione alcolica non supera i 4-4,5° ed il colore oscilla tra il giallo paglierino ed il giallo arancione.
Caratteristiche della birra al sale Gose
La birra Gose si versa in un classico bicchiere dalla forma cilindrica e si caratterizza per la presenza di un cappello spumoso e persistente. Il sapore è delicato e leggermente amaro e sprigiona in bocca fragranze di albicocca e mela verde. Il finale è secco, acidulo e leggermente salino e conferisce alla birra insospettabili qualità rinfrescanti e dissetanti.